Virtual Roundtable
28 Ottobre 2020
11.30-13.00
Nel percorso di migrazione verso il cloud – che sia un ambiente multicloud o un più avanzato hybrid cloud – il punto di partenza è sempre lo stesso: il datacenter aziendale. E ha poca importanza cosa si vuole realizzare se la base poggia su fondamenta inadeguate.
Dopo la corsa forsennata all’adozione di servizi di cloud pubblico – una fase in cui alcuni addirittura ipotizzavano la chiusura di tutti i datacenter aziendali - si è meglio compreso che i vantaggi incrementali offerti dalla nuvola tecnologica sarebbero stati raggiungibili solo attraverso ambienti ibridi.
A spingere le aziende a far rientrare (“repatriation”) molti workload pubblici all'interno dei propri datacenter sono state soprattutto tre considerazioni: il consolidamento delle risorse IT, un migliore TCO e le preoccupazioni per la sicurezza e la compliance normativa.
Tuttavia, per predisporre ambienti ibridi, o per far sì che l’eventuale rientro di workload pubblici sia efficace ed efficiente e non comporti disservizi al business, è necessario procedere con la modernizzazione della propria infrastruttura, abilitandola a dialogare con ciò che sta all'esterno. Secondo IDC, oltre il 40% degli investimenti nei datacenter aziendali sarà impiegato per creare un ambiente IT ibrido in cui andare a sviluppare applicazioni e workload che saranno frammentati tra core, edge, siti di colocation e datacenter di cloud provider.
Obiettivo è quello di supportare il business ad essere agile e flessibile per rispondere e anticipare le evoluzioni repentine, e non sempre prevedibili, del mercato. Per farlo è necessario trasformare l'infrastruttura in ottica software-defined in modo da sfruttare la capacità di adattarsi a nuove esigenze svincolandosi dalla rigidità dell'hardware. In questo percorso, grande attenzione deve essere posta anche alla componente networking, fino ad oggi collo di bottiglia nell'evoluzione verso il cloud in tutte le sue declinazioni, ma che vede nelle soluzioni SDN e SD-WAN di nuova generazione un punto di svolta importante.
Sono questi i temi sui quali IDC, in collaborazione con VMware e Var Group, organizza una virtual roundtable che si terrà il 28 ottobre e durante la quale sarà possibile confrontarsi con analisti, esperti e CIO aziendali sui seguenti punti:
VMware
VMware, Il software VMware alimenta la complessa infrastruttura digitale del mondo. Le soluzioni cloud, di networking, sicurezza e per il digital workspace dell'azienda forniscono una digital foundation dinamica ed efficiente ai clienti in tutto il mondo, aiutati da un vasto ecosistema di partner. Con sede a Palo Alto, in California, VMware si impegna a rappresentare una forza per il bene, dalle innovazioni rivoluzionarie all’impatto globale. Per ulteriori informazioni, visitare: https://www.vmware.com/it.html
In partnership with cosponsor:
Var Group
Var Group, con un fatturato di 343 milioni di € al
30 aprile 2019, 1900 collaboratori, 23 sedi in tutta Italia e 5 all’estero in
Spagna, Germania e Cina, è uno dei principali partner per l’innovazione del
settore ICT. Sostiene la competitività delle imprese Made in Italy con offerte
dedicate ai maggiori distretti italiani come: Manufacturing, Food
& Wine, Meccanica industriale, Automotive, Fashion,
Furniture, Retail & Gdo. La proposta Var Group si rinnova
quotidianamente grazie alla ricerca continua e alla stretta collaborazione con Start
up e Poli Universitari. Le imprese si trovano di fronte a sfide sempre più
complesse: devono poter contare su soluzioni innovative e specializzate.
L’offerta Var Group trae la sua forza dalla profonda conoscenza dei processi
aziendali e dall’integrazione di più elementi. È frutto del lavoro di Business
Unit focalizzate nello sviluppo di progetti di: Digital Transformation, Digital
Industries, Digital Cloud e Digital Security Business Technologies.
Var Group appartiene al Gruppo Sesa S.p.A., operatore di riferimento in
Italia nell’offerta di soluzioni IT a valore aggiunti per il segmento business.
La società capogruppo Sesa S.p.A. è quotata sul segmento STAR del mercato MTA
di Borsa Italiana.
56 Anni | 1300 Analisti | 110 Paesi
IDC è la prima società mondiale specializzata in ricerche di mercato, servizi di consulenza e organizzazione di eventi nei settori ICT e dell’innovazione digitale. Oltre 1.300 analisti in 50 Paesi del mondo mettono a disposizione a livello globale, regionale e locale la loro esperienza e capacità per assistere il mercato della domanda e dell’offerta nella definizione delle proprie strategie tecnologiche e di business a supporto della competitività e della crescita aziendale. Ogni anno IDC conduce oltre 300.000 interviste, pubblica 5.000 report di ricerca e influenza più di 10.000 CIO ai propri eventi. IDC fa parte del gruppo IDG. La filiale italiana di IDC, costituita nel 1986, integra la visione strategica sviluppata dal gruppo a livello mondiale con le proprie competenze sul mercato ICT locale. Presso la sede di Milano lavorano più di 40 specialisti, suddivisi in quattro aree (Ricerca e Consulenza italiana, IDC Insights, Industry Solutions ed EU Government Consulting) e nella divisione dedicata agli eventi.